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La vita adulta

La vita adulta

Storie sulle dita - Alberi

Sedici tavole tattili realizzate da artisti di tutto il mondo dedicate a quattro momenti cardine della Vita Vegetale:

Diventare grandi, avere nuove responsabilità e forse dei figli, essere indipendenti e allo stesso tempo inseriti in un contesto sociale. La vita adulta. Cosa significa per un albero? Il corpo che cambia, si fa eretto e solido, punta ancora verso l’alto ma si assesta nello spazio, prende la forma tipica della sua specie, una certa aria di famiglia.
Il polline che arriva da un altro albero a fecondare i fiori, o che viene spedito distante. La maturità sessuale, fare frutti, semi. Avere a che fare con tanti diversi esseri viventi. Altre piante, insetti, piccoli e grandi animali.
Le radici che si allungano e si intrecciano a quelle dei funghi e poi ad altre radici ancora, a formare lunghissime autostrade sotterranee attraverso le quali scambiare informazioni e sostanze nutritive.

Per alcuni, crescere significa entrare a far parte della grande comunità del bosco, dove gli alberi più grandi e connessi, i cosiddetti alberi-madre, possono prestare a chi è in difficoltà acqua e sostanze nutritive oppure scegliere di sostenere gli alberi più giovani finché non diventano autonomi.

Che strana vita hanno gli alberi, così diversa dalla nostra. Ci vuole uno sforzo della fantasia per guardare oltre l’apparenza e capire come sia fatta.
Li crediamo immobili, invece sono grandi viaggiatori. Migrano per migliaia di chilometri, attraversano i continenti e persino gli oceani per cercare i luoghi migliori in cui vivere, per trovare riparo dal freddo o dal caldo eccessivo. Anche adesso stanno viaggiando, per mettersi al riparo dai cambiamenti climatici. Vanno verso nord, e scalano le montagne.

Ci sembrano passivi, in balia degli elementi. Invece partecipano al ciclo dell’acqua, hanno un’influenza sulle concentrazioni di ossigeno e anidride carbonica nell’atmosfera, contribuiscono persino alla formazione delle nuvole.
Abbiamo l’impressione che siano silenziosi, invece producono suoni. Negli ultimi anni i ricercatori hanno registrato piccoli ‘click’ nel fusto, nelle foglie e nelle radici, e anche schiocchi e cigolii, rumori che in genere le nostre orecchie non riescono a captare ma che invece risultano udibili per alcuni insetti e piccoli mammiferi.

Ci sembrano isolati, invece vivono in comunità e comunicano tra loro scambiandosi molecole volatili. Parole come odori, trasportate dal vento. Una lingua vegetale fatta di profumi che non sentiamo e che non abbiamo ancora decifrato. Gli alberi parlano. Quando capiremo cosa dicono potremo chiedere direttamente a loro di raccontarci come sono fatti.

Fino ad allora dovremo accontentarci di protendere i nostri sensi per intuirli.