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Germogliare

Germogliare

Storie sulle dita - Alberi

Sedici tavole tattili realizzate da artisti di tutto il mondo dedicate a quattro momenti cardine della Vita Vegetale:

Per fare un albero ci vuole un seme.

Non è una filastrocca ma la strategia che la natura ha scelto circa 350 milioni di anni fa. Piccolo come la punta di uno spillo o grande come un pallone, il seme è l’embrione della vita.
Al riparo della terra, nel suo tiepido buio, sa già ogni cosa. Da lì sotto, dove tutto è apparentemente indistinto, sente la temperatura, l’umidità e la gravità e riesce a orientarsi in modo infallibile. Tiene il conto del tempo e quando arriva il suo momento getta la prima radice come un’ancora, poi issa il germoglio oltre la superficie a cercare la luce nell’aria.

Continuando l’opera del germoglio, gli alberi diventano creature terrestri e insieme aeree, abitano due dimensioni. Crescono sopra e sotto il suolo, la superficie della terra diventa uno specchio in cui riflettersi, con chiome e radici che spesso si assomigliano per forma e grandezza.
Sferici o triangolari, ovali, piatti, lisci o pelosi, i semi possono avere varie forme e consistenze ma hanno tutto in comune e in particolare la loro caratteristica più importante: contengono le istruzioni complete per costruire un albero. Radici, tronco, rami e foglie. E’ già tutto lì, un’intera esistenza fatta di anni e metri, profumi e colori, fiori frutti e corteccia, racchiusa in ogni singolo seme come in un prezioso scrigno asciutto. Gli alberi ne producono a centinaia, a volte a migliaia. Trasportarli lontano è importante, per questo mettono in campo speciali strategie. Alcuni li affidano al vento, altri li ricoprono di frutta dolce e polposa perché siano mangiati da qualche animale o messi sotto terra come provvista. Altri ancora lasciano che galleggino sul mare o che rotolino distanti. Nel migliore dei casi, equipaggiato del necessario per sopravvivere a lungo in autonomia, il seme raggiungerà a un certo punto il luogo in cui germogliare, dando inizio a una nuova vita. A quel punto, assorbendo acqua aumenterà di volume, rompendosi e consentendo al futuro piccolo albero di uscire allo scoperto.

Ogni seme dovrebbe riempirci di meraviglia per la sua potenza: quello del più alto essere vivente conosciuto sulla Terra, la Sequoia sempervirens chiamata Hyperion che vive in California ed è alta 115 metri, pesava circa la metà di un chicco di riso. Non è necessario andare a cercare così distante, ci accade di continuo di tenere in mano la vita di un albero, mangiando una mela o spremendo un limone. Come nelle tavole tattili che abbiamo realizzato, la scienza ci aiuta a conoscere, ma per capire occorrono anche arte e fantasia.

Come dice un antico proverbio: “Un seme nascosto nel cuore di una mela è un frutteto invisibile”.